L’origine del termine può aiutarci a dare una definizione: in greco phobos significa panico, terrore, fuga. La fobia è infatti una paura intensa, sproporzionata e specifica nei confronti di un oggetto, di un animale, di una situazione, di un evento sociale e naturale il cui contatto determina un’acuta reazione d’angoscia e conseguente fuga. Le più diffuse sono in parte legate a paure ancestrali umane e in parte contestualizzate alla nostra società.
Le fobie sono una particolare manifestazione ansiosa caratterizzata da intense paure immotivate e incontrollate che spesso incidono notevolmente sulla nostra vita; esse ci impediscono di compiere gli atti della vita normale e come muri si frappongono fra noi e il raggiungimento anche dei più semplici obiettivi.
L’effetto principale generato da una fobia è quello dell’evitamento di situazioni e contesti che potrebbero generare l’intensa sensazione di vulnerabilità ed estremo pericolo suscitata nella mente.
Ciò che succede è che in presenza di una fobia specifica si tenda ad evitare tutte le situazioni in cui si possa nuovamente entrare in contatto emotivo. Quest’attitudine ha un effetto particolarmente deleterio sulla propria quotidianità, portandoci alle volte ad evitare le più semplici attività. Andare a scuola, al lavoro, stare in relazione con gli altri, scendere al supermercato per fare la spesa possono diventare tutte potenziali situazioni percepite come pericolose.
Problematiche trattate:
Ansia
Gestione delle emozioni e dello stress
Instabilità emotiva: mancanza o eccesso di controllo