Alla domanda 'Chi sono' ?
Rispondiamo quasi sempre con il ruolo affettivo e professionale che ricopriamo, alludendo ai nostri interessi, a ciò che ci piace.
Raramente coinvolgiamo nella riflessione il corpo.. eppure noi siamo il nostro corpo!
Il corpo sembra andare sullo sfondo della nostra attenzione, come fosse un involucro che ci contiene, mentre viviamo la nostra vita completamente identificati nella mente, nei nostri pensieri. Ci accorgiamo veramente di lui quando ci guardiamo allo specchio, quando lo strumentalizziamo in una foto, oppure quando ci ammaliamo.
La psicologia psicosomatica ci racconta le modalità con cui l'inconscio si manifesta nel corpo, invitandoci a prendere contatto con noi stessi, attraverso l'ascolto dei suoi sintomi e disturbi fisici.
In passato si parlava di psicosomatica riferendosi a essa solo in relazione ad alcune malattie organiche la cui causa era rimasta oscura, per le quali (quasi per esclusione) si pensava potesse esistere una genesi psicologica.
Oggi al contrario si parla non solo di psicosomatica ma di "sguardo psicosomatico" che corrisponde a una concezione preventiva della salute che guarda la persona come a un insieme unitario di mente, corpo e spirito, dove la malattia può manifestarsi a livello organico come sofferenza fisica e a livello psicologico come disagio emotivo.
L’approccio psicosomatico si occupa di studiare la relazione mente corpo trovando i collegamenti tra il dolore e la somatizzazione. Esso considera i sintomi come messaggi, che sfuggono alla nostra consapevolezza e che ci segnalano una disarmonia fra le nostre parti.
Il corpo registra e tiene attiva ogni emozione: con ogni sintomo psicosomatico esso manifesta un'incoerenza tra ciò che infondo si desidera e ciò che stiamo realmente facendo.
Pertanto se si vuole capire cosa sia una somatizzazione bisogna comprendere il meccanismo di difesa che ne è alla base: alla radice vi è la necessità delle emozioni dolorose e intollerabili di trovare una via d'uscita nel corpo, dal momento che esse trovano un blocco nella mente.
“Leggere” un corpo permette di percepirne gli squilibri e di ristabilirne l’energia. Sciogliere una contrattura o paralisi della muscolatura significa liberare anche un ricordo, un affetto o un silenzio. Osservare la postura in cui una schiena si accomoda significa poter scoprire un rifugio in cui un disagio si può nascondere e la localizzazione delle ansietà dalle quali inconsapevolmente la persona si difende.
Nella diversa gradualità delle sue manifestazioni sintomatologiche il corpo, quindi, esprime e rappresenta l'interazione tra gli aspetti biologici ed emozionali della persona.
Problematiche trattate:
Gestione delle emozioni e dello stress
Instabilità emotiva: mancanza o eccesso di controllo
Somatizzazione
Gestione del dolore cronico
Ipocondria