E' facile imbattersi in tensioni e incomprensioni che nel lungo termine possono portare a mettere in discussione gli equilibri raggiunti nella coppia, con gli amici, in famiglia, nel lavoro o con noi stessi.
Spesso si sperimentano blocchi comunicativi e atteggiamenti conflittuali quando rimaniamo intrappolati nell'ascolto della nostra rete discorsiva di pensieri che ci sembra l'unica.
Altre volte provocare un conflitto può essere il solo atteggiamento possibile per ottenere una risposta, per entrare in contatto con l’intimità altrui.
Discutere e litigare sono segni tangibili dell'esistenza di un affetto e di una relazione; tali azioni rappresentano dei passaggi verso un nuovo equilibrio quando i contenuti portano luce e risoluzione ai problemi nel bene e nel male. Diventano elementi di rottura e destabilizzazione se sono un mezzo per buttare addosso agli altri dubbi, tensione e rabbia senza una reale intenzione di costruire un dialogo.
Non esiste tuttavia un modo unico di vivere e di leggere gli eventi, di interpretare i silenzi, le parole e i gesti.
Una stessa situazione può venire percepita e compresa dalle persone in modo diverso e questa diversità può creare cortocircuiti, disagio e strappi nelle relazioni interpersonali.
Saper stare nella conflittualità significa dunque riuscire ad affrontare situazioni e persone in un modo autentico e non penalizzante, ossia riuscendo ad affermare il proprio bisogno di esprimersi agli altri senza timore, frustrazione, inefficacia e prevaricazione.
Problematiche trattate:
Assertività
Modalità comunicative
Difficoltà di verbalizzazione dei sentimenti
Senso di colpa
Timore del giudizio
Instabilità emotiva: mancanza o eccesso di controllo