Quando disponiamo le piante in un vaso è opportuno lasciare un po’ di distanza fra l’una e l’altra, affinché possano avere lo spazio di crescita necessario per preservare la loro integrità. Proprio come loro, anche noi abbiamo delle barriere rosse, delle linee che nessuno deve superare, perché è lì che si trova il nostro il nostro centro di equilibrio ed è lì che è contenuta la nostra libertà.
Le relazioni che funzionano (di ogni tipologia) sono quelle dove le persone riescono a modulare la “giusta distanza”: non troppo vicine da soffocarsi, non troppo lontane da mancarsi.
Eppure quante volte concediamo agli altri più di quanto vorremmo o potremmo? Quante volte siamo asimmetrici? Oppure quante volte arriviamo a erigere dei muri?
Ci troviamo ogni giorno a scegliere tra diversi tipi di atteggiamenti per trovare i giusti cm per quella specifica relazione, a seconda che siano partner, familiari, colleghi o amici.
Stabilire i confini rappresenta la base per allacciare dei rapporti caratterizzati da interdipendenza reciproca e differenze individuali (io e tu), basati sul saper riconoscere ciò che appartiene a sé, da ciò che appartiene all'altro.
Lo spazio è intimo e soggettivo per ogni coppia e rapporto; non esiste una regola per stabilire le misure, ma definirle ci dà la possibilità di “essere” nella nostra originalità e di esserci autenticamente nella relazione.
Così facendo si riesce a stare con gli altri senza dimenticare se stessi e si rimane in contatto senza perdere la propria autonomia.
Se fai presente i tuoi confini, se esprimi cosa tolleri e cosa invece non accetti, fai sapere agli altri cosa è importante per te.