Innanzi tutto bisogna sottolineare un fatto, forse banale per i più, ma di importanza fondamentale: il paziente della terapia di coppia è la coppia, non i singoli partner.
In terapia di coppia si lavora affinché i partner imparino a relazionarsi in modo armonico e amorevole, a prescindere dalle difficoltà personali delle persone prese come singole (difficoltà che potrebbero essere affrontate in una terapia individuale). La relazione di coppia non è statica, ma dinamica, nel senso che tende a cambiare ed evolvere nel tempo.
Molte persone si sentono paralizzate da una serie di problematiche affettive, sessuali o comunicative, presenti all’interno della loro relazione, che conferiscono uno stato di malessere ad entrambi e a cui, da soli non riescono a trovare una soluzione efficace. Alcuni vivono rapporti insoddisfacenti perché hanno paura di rimettersi in gioco e restano nell’infelicità piuttosto che provare a cambiare le cose con una terapia di coppia. Altre coppie, invece, hanno consapevolezza del proprio disagio e ciò le spinge a maturare una richiesta d’aiuto congiunta che consenta di intraprendere un percorso terapeutico insieme.
La psicoterapia di coppia non è utile soltanto alle coppie con gravi problemi relazionali, pertanto già in una fase critica, bensì può essere auspicabile anche per quelle coppie con una buona relazione, allo scopo di migliorarne la comunicazione o la sessualità, prevenire futuri conflitti, conservare una relazione più armoniosa, così come per rafforzare il proprio vincolo e conoscersi meglio.
Una relazione di coppia riguarda sostanzialmente due cose: apprezzare le affinità, rispettare le differenze (A. G. Canovi)