Il colloquio è prima di tutto un incontro tra due persone.
All'interno dello spazio relazionale mi propongo di creare insieme alla persona le condizioni per far emergere i contenuti che porta dentro di sé affinché ritrovi un rapporto armonico con il proprio mondo emotivo.
L’approccio che utilizzo è attivo e collaborativo, orientato innanzitutto a lavorare sui sintomi e sugli elementi di sofferenza che creano maggiore disagio, focalizzandosi poi sulla comprensione dei loro fattori di mantenimento.
Tutti i sintomi ci dicono qualcosa; essi sono la segnaletica del nostro stato interiore poiché mettono in stretta relazione emozioni, pensieri e comportamenti. In genere rivelano i nostri atteggiamenti nei confronti delle cose e rappresentano il modo di dare voce all'emotività non riconosciuta, poco accettata o taciuta dentro di noi.
Si entra nei sintomi per rientrare nella propria vita, per riappropriarsene, per ricominciare.
Indagare e riflettere sulle cause e le finalità che stanno dietro ad azioni, convinzioni e sentimenti permette non solo di ridefinirne confini e specificità ma di dismettere l’identificazione con quelle parti di sé condizionanti, sabotanti e automatiche.
Investire in un percorso psicologico significa “cambiare lo sguardo” sulla propria vita, rafforzare un senso di sé autentico e promuovere la costruzione di nuove modalità d’interazione relazionale.
Lo psicologo professionista non conosce la Verità, non si professa guaritore e non dispensa soluzioni, piuttosto avvicina la persona a poterla sentire, pensare e trovare.
Il logo rappresenta il movimento interiore della persona. E' un filo rosso che avvolge la nostra essenza, allontanandosi o avvicinandosi, a seconda di ciò che ci accade, a seconda di come affrontiamo i compiti evolutivi.