EMDR

L’EMDR, acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessingovvero Desensibilizzazione e rielaborazione per mezzo dei movimenti oculari, è un trattamento psicoterapeutico che permette di lavorare sulle esperienze traumatiche. Nello specifico, questo approccio terapeutico permette di trattare traumi o eventi pericolosi che mettono a rischio la vita o l'integrità fisica di sé o altrui, si pensi ad incidenti, lutti, ricoveri ospedalieri.

Oppure situazioni disturbanti e ripetute che non pongono la vita a rischio ma che sono all’origine di disagi relazionali - i cosidetti traumi dell'attaccamento -  che causano nel presente sintomi quali ansia, impulsività, disregolazione emotiva, somatizzazioni.

In sintesi, la terapia EMDR lavora sui ricordi originati nel momento del trauma. Tali esperienze dolorose lasciano una traccia nella mente e nel corpo e uno stimolo, chiamato trigger, può riattivarli. Lo stimolo, legato all'episodio traumatico, può essere un'immagine, un suono, un odore, un pensiero.

Pertanto il ricordo traumatico si comporta come una ferita che non completa il processo naturale di elaborazione e guarigione, e quindi continua ad essere causa di sofferenza psichica. 

Nella pratica, ad essere sfruttati sono i movimenti oculari, o diverse altre modalità di stimolazione bilaterale basata sull’alternanza tra destra e sinistra. Con questo tipo di stimolazione la comunicazione tra i due emisferi del cervello viene migliorata, e l’equilibrio tra eccitazione ed inibizione viene ripristinato.


La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. G. G. Màrquez